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REGIONE – Sanità in Gallura, personale Plus e Ricerca universitaria all’esame della 6^ Commissione

✅ "Quadro sanitario allarmante dove si registra un continuo peggioramento dei servizi"

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Di Paqujto Farina

CAGLIARI > La situazione della Sanità in Gallura, la vertenza dei precari del Plus Anglona-Coros e le criticità del comparto “Istruzione e Ricerca” sono state al centro della seduta mattutina della 6^ Commissione permanente regionale.

 

ASL Gallura

Sulle difficoltà del sistema sanitario gallurese, il parlamentino presieduto da Carla Fundoni (Pd) ha sentito i sindaci di Tempio e Loiri Porto San Paolo,  Gianni Addis e Francesco Lai, rispettivamente presidente e vicepresidente della Conferenza socio-sanitaria della Gallura.

 

I due primi cittadini hanno illustrato un quadro allarmante dove si registra un continuo peggioramento dei servizi sanitari e, in alcuni casi, la totale assenza delle prestazioni.

 

«La situazione più grave riguarda i Pronto Soccorso – ha detto il sindaco di Tempio Gianni Addis – a Olbia, presidio che d’estate ha circa 200 accesi giornalieri, opera un solo medico strutturato, gli altri sono tutti medici a gettone. Anche a Tempio e La Maddalena il servizio è assicurato da medici con contratti a tempo determinato. Una situazione da terzo mondo». Difficoltà amplificate dalla situazione della sanità territoriale.

 

«La guardia medica turistica di Olbia è rimasta aperta quest’estate grazie alla disponibilità dei medici di base –ha affermato Francesco Lai – lo stesso non è avvenuto a San Teodoro. Occorre agire con urgenza e programmare al meglio se si vuole evitare l’emergenza». I sindaci galluresi hanno poi denunciato la situazione paradossale del reparto di traumatologia di Tempio dove l’equipe chirurgica non può svolgere il proprio lavoro:

 

«Tutto questo grazie alla piattaforma chirurgica recentemente varata dalla Asl che impedisce a medici qualificatissimi di svolgere determinati interventi – hanno detto Addis e Lai – prima si impiantavano protesi ora ci si limita alla riduzione di qualche fattura composta». Ma non basta, i rappresentanti della Conferenza sociosanitaria hanno anche parlato del cattivo funzionamento delle Commissioni di invalidità (con un arretrato di mesi) e dello stop all’attività del Centro di Salute mentale di Olbia oltre alle carenze di personale e alle difficoltà organizzative in altri reparti degli ospedali di Olbia, Tempio e La Maddalena.

 

«E’ arrivato il momento di intervenire – ha detto Gianni Addis – c’è una sperequazione evidente tra territori. A Cagliari la spesa sanitaria è di circa 70 euro pro capite, nel Nord Sardegna si ferma a 7 euro. Una situazione insostenibile alla quale occorre porre rimedio. «C’è la volontà di trovare una soluzione da parte della politica – ha assicurato la presidente della Commissione Carla Fundoni – non si tratta solo di carenza di medici ma anche di una distribuzione da rivedere». La presidente ha poi annunciato un prossimo sopralluogo in Gallura della Commissione.

 

Personale Plus Anglona Coros

E’ stata sentita in mattinata anche una delegazione dei lavoratori dell’Ambito Plus Anglona-Coros a cui fanno riferimento 23 comuni per una popolazione complessiva di circa 55mila abitanti. Nell’Ufficio di Piano del Plus operano da anni 12 lavoratori precari che gestiscono risorse finanziarie destinate ai servizi alla persona per circa 10 milioni di euro.

 

«Il nostro è un precariato estremo – ha detto Desirè Mulas – ci occupiamo da anni di situazioni delicate per cui abbiamo acquisito un grado altissimo di specializzazione. Chiediamo ora alla politica di intervenire perché la situazione è diventata insostenibile. Ci sono tanti colleghi che hanno deciso, a malincuore, di lasciare preferendo un posto di lavoro sicuro. Così si perdono professionalità e non si garantiscono servizi adeguati ai cittadini».

 

Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri Ivan Piras, Lorenzo Cozzolino, Antonello Peru, Francesco Agus e Lara Serra. Dalla discussione è emersa la possibilità di rimpinguare la dotazione finanziaria destinata al personale impiegato nei servizi Plus. Più difficile il percorso di stabilizzazione dei lavoratori. Una soluzione a lungo termine potrebbe essere rappresentata dal coinvolgimento delle province visti i limiti assunzionali a carico dei comuni.

 

Istruzione-Ricerca

La Commissione infine si è occupata delle criticità del comparto dell’Istruzione e Ricerca del settore sanitario. Tra queste, la carenza dei posti letto nel presidio ospedaliero di Cagliari.

 

«Al Policlinico c’è lo stesso numero di posti letto degli iscritti alla Facoltà di Medicina. Dovrebbero essere il triplo – ha detto Arturo Maullu del sindacato Gilda – questo ci preoccupa. A lungo andare potrebbe determinare un ridimensionamento dell’istruzione. In passato si era ipotizzato l’accorpamento delle Facoltà di Medicina di Cagliari e Sassari, non vorrei che l’argomento tornasse di moda».

 

«Per sostenere la formazione di medici, infermieri e Oss servono più risorse – ha detto Mauro Carta, psichiatra e docente di Tecnologie Biomediche applicate – in Sardegna mancano i docenti e i gli studenti con dottorato di ricerca non hanno un trattamento economico adeguato. Serve uno sforzo da parte della Regione».

 

La Commissione ha esaminato inoltre la situazione delle strutture universitarie, alcune chiuse da tempo come l’ex clinica Macciotta e l’ospedale San Giovanni di Dio a Cagliari.

 

«Bisognerebbe prendere esempio dalla Francia dove un ospedale medioevale vicino alla Cattedrale di Notre Dame è stato ristrutturato per ospitare piccoli reparti socio-sanitari destinando gli altri spazi a uffici di rappresentanza delle varie università francesi. Lo stesso si potrebbe fare con il san Giovanni di Dio un’autentica perla architettonica della città di Cagliari».

 

Secondo Carta, infine, per rilanciare il sistema non è più rimandabile la fusione tra il Policlinico universitario e l’ospedale Brotzu.

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